di Fabio Garzia
La Web Analytics consiste nella raccolta, analisi e misurazione dei dati web, si tratta in pratica delle informazioni che riguardano gli utenti che visitano un sito web e delle loro interazioni con le pagine in cui navigano.
L’insieme di tutte le analisi aiuta a comprendere l’efficacia delle campagne di marketing attuate e a determinare l’effettivo raggiungimento degli obiettivi prefissati, permettendo quindi la costante ottimizzazione di un sito web e di conseguenza l’aumento dei risultati aziendali.
I passaggi fondamentali dei processi di web analytics sono essenzialmente quattro:
- Raccolta dei Dati: numero dei visitatori, pagine viste, canali di provenienza, etc.
- Elaborazione dei dati: i dati grezzi vengono trasformati in metriche e report
- Sviluppo dei KPI: i rapporti vengono integrati con le strategie aziendali
- Creazione della propria strategia online: programmazione degli obiettivi aziendali da raggiungere
Nel marketing digitale esistono decine di indicatori e metriche da poter analizzare ma è proprio il loro numero che può rendere complesso e dispersivo il monitoraggio e il reporting dei dati, diventa pertanto fondamentale concentrarsi su alcuni KPI fondamentali (Key Performance Indicator).
Ecco 8 importanti indicatori della Web Analytics da monitorare regolarmente.
Sessioni
Le sessioni rappresentano le visite al sito, Google Analytics le definisce come “un gruppo di interazioni con il tuo sito web in un determinato arco di tempo”.
Si tratta quindi di un indicatore che misura le interazioni di un utente a partire dal momento in cui arriva sul sito fino alla sua uscita o dopo uno specifico periodo di tempo di inattività dell’utente. Il periodo di inattività di default è solitamente di 30 minuti ma è possibile estenderlo fino a 4 ore.
Bisogna tenere ben presente che un solo utente può generare più sessioni nella stessa giornata, quindi questa metrica non rappresenta il numero effettivo di visitatori unici. Questo può capitare perché un utente ha fatto scadere il timer di inattività e successivamente ha generato una nuova interazione o perché ha cambiato la fonte del traffico, ad esempio ha visitato il sito prima da Google e poi da Facebook, in tutti questi casi si conteranno due sessioni distinte.
Grazie a questo indicatore possiamo conoscere il percorso di navigazione degli utenti, le pagine di accesso e le loro interazioni sul sito.
Visitatori unici assoluti
Questo indicatore riporta il numero di visitatori non duplicati di un sito web durante uno specifico periodo di tempo. Al contrario delle visite, in cui ogni visitatore di ritorno viene conteggiato di nuovo, qui gli utenti vengono calcolati una sola volta.
Visitatori Nuovi o di Ritorno
Una metrica importante è quella che differenzia due tipologie di utenti: i nuovi visitatori e gli utenti di ritorno. I “new visitors” sono quelli che hanno già visitato il sito in precedenza mentre i “returning visitors” sono già atterrati sul sito nel periodo selezionato.
Grazie a questo indicatore possiamo ad esempio sapere se una campagna di marketing per l’acquisizione di nuovi clienti sta avendo successo o se una strategia di fidelizzazione sta funzionando bene.
Origini del Traffico
I canali di acquisizione del pubblico possono essere molteplici, gli utenti che atterrano su un sito possono infatti provenire da un motore di ricerca, da un social o magari si tratta di una visita diretta perché hanno digitato l’indirizzo web.
La provenienza dei visitatori aiuta ad analizzare le loro diverse caratteristiche e necessità, ci sarà infatti una sostanziale differenza tra un utente che è arrivato su un sito per soddisfare una specifica esigenza ed uno che lo ha scoperto per caso.
Una buona strategia di marketing potrà quindi essere mirata per intercettare un particolare fonte di traffico preferendo quindi un canale che può generare maggiori conversioni.
Frequenza di Rimbalzo
La frequenza di rimbalzo (Bounce rate) misura la percentuale di utenti che dopo essere atterrati su una pagina, la abbandonano immediatamente e senza aver effettuato alcuna azione.
Si tratta di uno dei KPIpiù immediati e rilevanti ed è fondamentale monitorarlo, in quanto aiuta a misurare l’interesse e il coinvolgimento dei visitatori, aiutando a comprendere quali sono le pagine che non invogliano gli utenti a proseguire con la navigazione.
Le risposte fornite da questa metrica possono aiutare a definire la tua content strategy, consentendo di creare contenuti più pertinenti e coinvolgenti per il pubblico di destinazione.
Tempo Medio sulla Pagina
Il tempo medio sulla pagina registra il tempo trascorso dagli utenti sulle pagine del sito.
Questo indicatore, insieme alla frequenza di rimbalzo, è molto importante per comprendere il coinvolgimento degli utenti e il loro interesse per i contenuti del sito.
Anche questo è un indicatore che aiuta a valutare e migliorare la propria strategia di content marketing.
Un tempo medio basso sulla pagina potrebbe anche essere causato da problemi tecnici del sito come ad esempio un problema di visualizzazione, un sito non ottimizzato per il mobile o non responsive.
Anche un tempo di permanenza elevato può essere indice di alcune problematiche, ad esempio un posizionamento dei contenuti non ottimizzato o confusionario potrebbe causare una difficoltà a reperire le informazioni necessarie o anche ostacolare una potenziale conversione.
Il tempo medio sulla pagina va comunque sempre contestualizzato al sito di riferimento, pensiamo ad esempio al sito di un dizionario, il visitatore arriva alla definizione e subito va via; in questo caso un’indicazione bassa può essere in linea con gli obiettivi in quanto l’esigenza dell’utente è stata pienamente soddisfatta avendo trovato rapidamente il contenuto richiesto.
Conversioni
Le conversioni sono le azioni che si vuole far compiere agli utenti sul sito e corrispondono agli obiettivi prefissati dalla strategia di marketing.
Non si riferiscono solo a una vendita, come per esempio potrebbe essere richiesto su un e-commerce ma possono essere anche l’iscrizione alla newsletter, una richiesta di preventivo, la compilazione di un modulo per richiedere informazioni, registrarsi su un forum e così via.
La percentuale di utenti che hanno eseguito un’azione predefinita fornisce un immediato report sulle performance del tuo sito e sull’andamento di una campagna di marketing.
Tasso di abbandono
Strettamente collegato alle conversioni è il tasso di abbandono ossia la percentuale di utenti che iniziano una canalizzazione di conversione predefinita ma non la completano, ad esempio quando un visitatore di un e-commerce ha inserito un prodotto nel carrello ma invece di concludere l’acquisto abbandona il processo di check-out.
Questa metrica ci può aiutare a capire dove il processo di conversione si blocca e quali possono essere i problemi che causano l’uscita dell’utente.