Un’accurata analisi dei dati pubblici provenienti dalla rete può portare a risultati illuminanti che permettono di fare scelte di business più efficaci e consapevoli. Quando si parla di External Data Intelligence (EDI), i dati da prendere in considerazione sono potenzialmente infiniti. Dopo aver individuato e analizzato quelli più salienti circa la tematica “vino italiano”, 3rdPLACE è riuscita a trarre conclusioni utili a tutti coloro che operano in questo settore.
Cosa è stato misurato?
- L’Awareness Score: misura il grado di “consapevolezza” in rete circa un brand, un prodotto o un servizio.
- Il Competition Score: misura il livello di competizione in rete relativamente ad un certo prodotto/servizio.
- Il Social Reputation Score: misura come viene percepito dall’utenza online un certo prodotto/servizio.
Dall’analisi di questi punteggi è stato possibile comprendere che il settore è molto competitivo, il grado di conoscenza del vino italiano è medio-basso ma che generalmente la percezione di questo prodotto è positiva.
L’analisi prende poi in considerazione fattori specifici, come la distribuzione geografica delle menzioni online (in questo caso, il paese più coinvolto è costituito dagli Stati Uniti) e la distribuzione socio/demo/psico-grafica degli utenti che partecipano attivamente al discorso.
Questo ha chiaramente permesso di identificare il target ideale a cui puntare se si vuole vendere vino made in Italy all’estero. Non solo genere ed età ma, soprattutto, interessi dell’acquirente ideale, che aprono la strada a delle strategie di marketing mirate ed quindi più efficaci. Un esempio? L’apprezzamento per il vino è spesso associato alla passione per i viaggi.
Un altro parametro da prendere in analisi è il contesto: nelle menzioni in rete si rileva quanto il vino italiano sia associato all’esperienza, all’emozione, alla storia e ad un modello di vita che all’estero è oggetto di emulazione.
Un’analisi di questo tipo permette, poi, di studiare le fasce di prezzo maggiormente prese in considerazione. Oltre il 70% delle menzioni fa riferimento ad una fascia di prezzo “alta”, che testimonia l’orientamento di scelta verso prodotti di qualità. Tale informazione porta con sé grandi opportunità di business da sfruttare nelle altre fasce, ad esempio quella di prezzo medio. Un dato davvero cruciale per un produttore.
In conclusione, l’EDI ha permesso di tracciare la rotta che i vari player sul mercato dovrebbero seguire per avere successo: dai valori da comunicare al prezzo su cui posizionarsi, dal target a cui puntare ai mercati più redditizi, senza dimenticare quali sono i canali preferiti dai potenziali clienti. Nel campo del vino made in Italy, così come in tutti gli altri settori merceologici, sapere è potere. L’External Data Intelligence serve proprio a portare alla luce le informazioni indispensabili per il tuo business.
Ecco alcuni takeaway emersi dalla ricerca: