di Alessio Salinari (Digital Consultant) e Simone Scalas (Analytics Specialist)
La gestione e il tracciamento dei consensi della navigazione degli utenti sta diventando una questione sempre più importante dal punto di vista legale e dal punto di vista della percezione degli utenti stessi.
Da una parte, con l’introduzione a maggio 2018 della nuova GDPR, l’Unione Europea ha voluto rafforzare la protezione dei dati personali dei cittadini all’interno dell’Unione Europa e dall’altra parte gli utenti hanno acquisito, col tempo, maggiore sensibilità sul tema del tracciamento dei propri dati e delle proprie preferenze anche in tema di profilazione e targetizzazione delle campagne pubblicitarie digitali.
È quindi importante per le aziende, soprattutto quelle che operano in ambito e-commerce, considerare prioritario mantenere aggiornata la gestione del consenso dell’utente con le nuove normative soprattutto in ambito di advertising.
Un aiuto in tal senso viene offerto da Google attraverso la Consent Mode, una funzionalità – ancora in fase beta – che permette di determinare correttamente il modo in cui gli strumenti di Google (siano essi di Analytics, advertising o altri Floodlight) potranno raccogliere informazioni sui propri server, per il periodo stabilito dalle norme di legge che regolano la memorizzazione e il trattamento dei dati degli utenti.
Attraverso Google Analytics l’azienda potrà sapere se l’utente ha accettato o meno le funzionalità di profilazione ed eventualmente utilizzare gli export di GA verso BiGquery per analizzare la navigazione dell’utente ed utilizzare tali dati di prima parte (first party data) per finalità di prediction (Propensity to buy, Churn, Customer Life Time Value), clustering, …
Il Consent Mode di Google permette di creare un processo di raccolta, gestione e comunicazioni dei dati degli utenti (e del mondo con cui possono essere utilizzati), nella catena di fornitura delle diverse attività di marketing e advertising, messi in piedi dalle aziende. In sostanza, gli utenti potranno scegliere, in base al fornitore e allo scopo, quali tracciamenti attivare durante la loro navigazione in un sito web.
Differenza tra cookie tecnici e cookie di profilazione
Prima di vedere l’utilizzo pratico della Consent Mode di Google è importante fare una distinzione di quelli che sono i cookie tecnici e i cookie di profilazione:
- Cookie Tecnici: sono quelli ritenuti indispensabili per il corretto funzionamento del sito e per i quali il consenso viene ritenuto necessario ed implicito (es. Google Tag Manager).
- Cookie di profilazione: non sono obbligatori e richiedono un espresso consenso da parte dell’utente per raccogliere informazioni che verranno poi utilizzate dall’azienda per personalizzare le attività di targetizzazione (es. Google ADS).
La Consent Management Platform per la gestione dei consensi
Sino ad oggi gli strumenti utilizzati per raccogliere i consensi dell’utente sono stati per la maggior parte impliciti e non permettevano all’utente scegliere quali di questi rilasciare. Un esempio tra tutti è l’atterraggio sul sito con l’accettazione tacita di tutti i cookie (tecnici e di profilazione) scorrendo la pagina o interagendo con gli elementi sito.
Una pratica che non viene più ritenuta idonea a livello europeo e per tale ragione sono stati sviluppati sistemi più evoluti in grado di offrire all’utente un blocco preventivo dei cookie, mediante la visualizzazione di un cookie banner alla prima visita dell’utente.
Tali strumenti devono essere in grado di offrire all’utente la possibilità di modificare i consensi in qualsiasi momento, in maniera granulare cioè scegliendo punto per punto i servizi per i quali l’utente consentirà di salvare i cookie nel browser.
Il servizio più idoneo per tali esigenze prende il nome di CMP (Consent Management Platform) attraverso il quale è possibile fornire al gestore del sito web uno strumento di raccolta dei consensi flessibile, granulare nonché personalizzabile e totalmente in linea con le regolamentazioni europee (GDPR e Cookie Law).
Mediante le CMP sarà quindi possibile gestire i consensi e al tempo stesso fornire alla Consent Mode di Google le autorizzazioni per la raccolta dei dati di profilazione e advertising.
Questa distinzione è importante perché ci fa comprendere gli ambiti di accettazione dei consensi da parte degli utenti e quali sono gli strumenti che ci aiutano a gestirli.
3rdPlace e il supporto alla gestione dei consensi
3rdPlace è in grado di offrire un supporto alle imprese nella scelta degli strumenti più idonei per la raccolta dei consensi, distinguendoli per ambiti tecnici e di profilazione, mappando tutti i servizi di tracciamento ad essi associati con l’obiettivo di abilitare la raccolta dei cookie nel rispetto delle preferenze espresse dagli utenti, in piena conformità con le leggi vigenti in materia di GDPR e Cookie Law.